BOLLYWOOD RITMO E SPEZIE
MADE IN ITALY

VALENTINA MANDUCHI
Ballerina, Coreografa ed Artisti Director del gruppo di Danza
Indiana Bollywood APSARAS BOLLYWOOD DANCE.
Valentina si laurea con il massimo dei voti presso la
facoltà di Arte,Musica e Spettacolo di Roma 3,portando avanti tutt'ora
un lavoro di ricerca e approfondimento continuo delle arti indiane in generale
applicate al cinema.
La sua tesi è dedicata alla presenza della danza indiana
classica di stile kathak (la danza classica del nord dell'India) all'interno
della produzione cinematografica in lingua hindi.
Gli studi di danze iniziano presto con la danza classica, il balletto e la
modern dance per poi abbracciare nel 2003 gli studi sulla danza indiana a cui
decide di dedicare la vita.

Perfeziona i suoi studi con maestri di danze indiane quali Rosella Fanelli
Prashant Shah, Maulik Shah, Vaswati Sen, Fasih Rehman per il kathak Giovanna
Joglekar,Kunti Devi per il bharatanatyam Saroj Khan, Karan Pangali,George
Jacob,Sunny Singh,Ravideep Kundan e molti atri per le danze folk e bollywood
studiando tra in India, Italia,Spagna , Francia e Gran Bretagna.
I riconoscimenti arrivano presto anche nel campo della recitazione a teatro e
nel cinema:
Valentina partecipa al film "Oggi Sposi" con la regia di Lucini,
insieme a Luca Argentero e Moran Atias e al film "La Grande Bellezza"
nel 2013 di Paolo Sorrentino.
Protagonista della piece teatrale "Seta&Cera" della Pontefolle
con la regia di Francesca Merli ed Elena Nesti.
Organizza per l'Accademia di Francia BOLLY BOLLY presso Villa
Medici a Roma. La prima grande festa in stile Bollywood in Italia, riscuotendo
grande successo.
Lavora con la Disney per la realizzazione di video musicali, e viene scelta
come modella per OVS in uno scatto dedicato all'India e per diversi brand
di moda indiana/pakistana,
Lavora con Ferragamo e Bulgari per
serate esclusive a tema indiano.
Si susseguono importanti esperienze e collaborazioni nel mondo della danza
italiana ed internazionale fino ad arrivare al premio miglior coreografia nel
2010 al Convegno di danze Orientali di Venezia(Silkroadproject).

Collabora con il gruppo di musica fusion indiana e persiana Yar
Ensemble esibendosi all'Auditorium Santa Cecilia di Roma con la danza classica
indiana.
Nel 2011 incontra e danza con il suo gruppo Apsaras Dance star di fama mondiale
come la diva Julia Roberts con il divo spagnolo Javier Bardem, presenti
entrambi a Roma per presentare il loro film "Mangia,Prega,Ama" e la
superstar di Bollywood Shahrukh Khan, realizzando così il sogno di incontrare
un vero divo dello star system indiano.
Collabora con River to River Indian Film Festival di Firenze
dove nel 2012 danza per il divo indiano Amitabh Bachchan , considerato da Forbes come l'attore
più famoso al mondo.
Di recente ha preso parte a delle produzione indiane in Italia collaborando con
OcchiDiUlisse(Società che collabora conle produzioni indiane in
iItalia).
Collabora inoltre per eventi internazionali di raccolte fondi , uno tra tutti
quello di Telethon.
Da due anni è ospite fissa per Miss India Worlwide in Svizzera.
Collabora con RAI e MEDIASET in programmi d'intrattenimento come
lo “Zecchino d'Oro”.
Tiene seminari e workshop formativi in tutta Italia e anche all'estero
dov'è conosciuta e ha portato il suo lavoro .
Con il comune di Roma organizza corsi gratuiti per i ragazzi adolescenti delle
comunità migranti sopratutto di Pakistan Bangladesh.
Il team Apsaras lavora su diversi aspetti ed ha formato negli anni elementi che
si esibiscono ed insegnano con grande dedizione e passione in tutta Italia.
DETTO DA VALENTINA
“Per
me è fonte di grande orgoglio essere apprezzata sia da italiani che da
indiani. Forse di più dagli indiani, perché vuol dire che la
cultura è entrata in toto dentro di me. Mi piace quando ad uno
spettacolo si avvicinano le signore indiane parlandomi in hindi o chiedendomi
se sono indiana…” V.M Ballare Viaggiando
“La danza rappresenta la
vita... non è un modo di dire.
Il corpo è il primo oggetto della nostra conoscenza e il primo mezzo che sviluppiamo per interagire col mondo è il movimento. Nella danza è il movimento a parlare, a comunicare sensazioni. Anni di pratica della danza mi fanno sempre più comprendere come nella danza ci sia un messaggio nascosto, che deve arrivare allo spettatore. Se la danzatrice (o il danzatore) lo fa arrivare, allora fa bene il suo lavoro. Altrimenti diventa un mero esecutore. In molte religioni, inoltre, la danza è un tramite tra l'umano e il divino. Perché la danza, insieme alla musica, sa esprimere ciò per cui le parole non bastano. Per questo penso che tutti dovrebbero provare nella loro vita cosa vuol dire danzare, può essere qualcosa che cambia la vita. E poi la danza è anche disciplina, regole, rispetto degli altri. Ed è anche fratellanza, come succede nei balli popolari, dove comunità diverse si incontrano e offrono agli altri a loro arte. “ V.M
“Per molti Bollywood
è legato solo ai film o è diventata un' estensione della danza
del ventre. Una moda del momento. Per la mia natura molto allegra ma anche
introspettiva, Bollywood non poteva non essere il luogo perfetto di questa
unione. Per me è un vero proprio stile di vita che cerco di trasmettere
ai miei allievi ed alle persone che mi seguono. E’ uno
”stile”ricco di tradizioni legate alle danze classiche e
folkloriche ma anche moderne. Ci vuole molto studio dietro per riuscire bene in
questa danza che può sembrare, invece, molto semplice. Non tutti sanno
che l’India ha una forte industria regionale, Bollywood ne rappresenta
solo una parte. A seconda della regione di produzione dei film si parla di
Kollywood (nel Kannada e Karnataka) e Tollywood(Tamil Nadu), Mollywood (nel
Kerala). C’era anche una Lollywood nel Pakistan prima della presa al
potere dei fondamentalisti islamici che produceva discreti film di rilevante
valore. Inoltre il cinema indiano popolare è diffuso in tutto il Medio
Oriente e nei paesi islamici grazie alla sua pudicità ed alla assenza
quasi totale delle scene di bacio. Inoltre è anche molto presente nei
paesi della Diaspora Indiana, come l’Inghilterra, l’America e
l’Africa. Personalmente preferisco i film storici ed in costume, come
“Devdas” perché fanno sognare ed ammirare la ricchezza
espressiva, i colori e le tradizioni indiane. Ma adoro anche le commedie
moderne degli indiani all’estero (i cosiddetti NRI non resident indians),
storie delle nuove generazioni alle prese con tradizione e modernità ,
conflitto di valori e di identità. In fondo l’India è anche
quello. Un continuo mutare, un connubio tra tradizione e modernità. Ho
avuto modo di lavorare in produzioni cinematografiche e osservare il lavoro di
tutte le le figure , dal regista agli attor , ai ballerini, al
coreografo, una catena di montaggio unica, una grande forza lavoro dell’Industria
dei Sogni come la definiscono gli indiani.”
V.M